FCA – Attraverso un comunicato FCA ha fatto chiarezza sul costo stimato di alcune misure contemplate dal consent order concordato tra la sua divisione US (l’ex Chrysler per intenderci) e la NHTSA ed annunciato oggi. “Con il consent order, FCA US ha aderito a rimedi aggiuntivi per tre campagne di richiamo, relative a circa mezzo milione di veicoli, principalmente cabinati prodotti dal 2008 al 2012 e veicoli leggeri prodotti dal 2009 al 2011 e Ram Trucks pesanti prodotti dal 2008 al 2012. In ciascuna di queste campagne, FCA US offrirà ai proprietari dei veicoli che non siano ancora stati oggetto di intervento, quale rimedio alternativo all’intervento, il riacquisto dei veicoli, ad un prezzo corrispondente all’originario prezzo di acquisto dedotto un ragionevole importo per il deprezzamento, più 10%. Tuttavia i consumatori che aderiranno alla campagna avranno anche l’opzione di continuare a detenere i loro veicoli e farli riparare secondo le condizioni originarie della campagna. Ad oggi gli interventi sono stati completati per ben oltre il 60% dei veicoli in questione, rimanendone meno di duecentomila soggetti alla campagna. Secondo quanto espressamente previsto dal consent order, FCA US ritiene di rivendere ogni veicolo riacquistato dopo averlo riparato” si legge nel nuovo comunicato del gruppo italo-americano.
Con il “consent order” Fca US ha convenuto di eseguire in favore di NHTSA un pagamento di 70 milioni di dollari e di spendere 20 milioni di dollari in azioni migliorative a beneficio del settore e dei consumatori e in incentivi intesi a migliorare il grado di completamento di talune campagne di richiamo e di assistenza. Il gruppo guidato da Sergio Marchionne precisa che riguardo alle spese in azioni migliorative, “sebbene tali importi possano essere superiori a 20 mln di dollari, contrariamente a quanto riferito da taluni resoconti di stampa, Fca non prevede che il costo netto derivante dall’offerta di tali ulteriori opzioni abbia un impatto significativo sulla posizione finanziaria, sulla sua liquidità o sui suoi risultati.” A Piazza Affari il titolo FCA perde il 6,93% e l’ufficializzazione dell’accordo arriva mentre proprio oggi a Melfi l’azienda conferma la trasformazione a tempo indeterminato a partire dal 1 agosto dei contratti dei 1.481 lavoratori entrati nei mesi scorsi nello stabilimento di Melfi (Potenza) di Fiat Chrysler Automobiles, dove si producono Jeep Renegade e 500X. La sanzione comminata ad Fca dalla National Highway Traffic Safety Administration, secondo alcuni analisti, potrebbe pesare sulle chance di matrimonio di Fca: la ricerca di un partner con cui poter convolare a nozze, infatti, si complica con la maxi sanzione che, al di là del colpo all’immagine, ha effetti tangibili con l’imposizione di un monitoraggio indipendente.