FCA – L’amministratore delegato di FCA, Sergio Marchionne, risponde agli analisti finanziari sui richiami di auto negli Stati Uniti. “Su questo faremo meglio, dobbiamo adeguarci al 100%. Non ci sono scuse.“, ha detto Marchionne nel corso della call conference successiva al board che a Londra ha approvato i conti della seconda trimestrale. Nei giorni scorsi, Fca ha raggiunto un accordo con le autorità americane su 23 richiami che, dal 2009 ad oggi, hanno riguardato circa 11 milioni di auto. L’intesa prevede che Fca paghi alla Nhtsa, l’ente americano che si occupa della sicurezza nel mondo delle auto, 70 milioni di dollari e si impegni a investire 20 milioni di dollari in azioni migliorative a beneficio del settore dei consumatori. Previsto un ulteriore pagamento di 15 milioni di dollari nel caso in cui Fca non osservasse talune disposizioni contenute nello stesso accordo.
Intanto, Standard & Poor’s ha alzato a “positivo” da “stabile” l’outlook su Fiat Chrysler Automobiles e sulla controllata americana Fca Us, su cui ha confermato il rating di lungo termine pari a BB, ovvero che il giudizio potrebbe raggiungere tale livello entro i prossimi 12 mesi. La decisione della famosa agenzia di rating arriva soprattutto alla luce di un utile netto nel secondo trimestre in aumento del 69%, insieme ad un innalzamento dei ricavi del 25% e dei target 2015 rivisti al rialzo. E il titolo è volato anche in borsa con un bel +5,7%. “Non ho nessuna cattiva notizia da annunciare”, ha aggiunto agli analisti finanziari l’ad Sergio Marchionne, che parla di “risultati soddisfacenti“.
Marchionne ha confermato anche il piano di rilancio dell’Alfa Romeo e ha detto che la quotazione in borsa della Ferrari avverrà nel quarto trimestre 2015. Inoltre, l’ad ha smentito le indiscrezioni dei giorni scorsi sulla cessione della Magneti Marelli. “Non esiste alcun piano immediato per venderla. Sta facendo un lavoro fenomenale e quindi lavoriamo per svilupparla.” ha concluso Marchionne.